CAPITOLO 20: LA RISURREZIONE DI GESU'

Il capitolo 20 inizia con Maria Maddalena che si reca al sepolcro e, non trovando il corpo di Gesù, corre dai discepoli per riferire l’accaduto. I discepoli accorrono al sepolcro e constàtano quanto la donna ha detto loro:

GV 20,1-7 " Il primo giorno della settimana Maria Maddalena si recò di buon mattino al sepolcro, mentre era ancora buio, e vide la pietra rimossa dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo che Gesù amava e disse loro: "Hanno portato via il Signore e non sappiamo dove l'abbiano posto". Partì dunque Pietro e anche l'altro discepolo e si avviarono verso il sepolcro. Correvano ambedue insieme, ma l'altro discepolo precedette Pietro nella corsa e arrivò primo al sepolcro. Chinatosi, vide le bende che giacevano distese; tuttavia non entrò."

Da notare che Maria Maddalena non dice che hanno portato via "il corpo del Signore", ma semplicemente "il Signore". Al versetto 8 vi è la descrizione di ciò che vede Pietro:

GV 20,8 " Arrivò poi anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro, vide le bende che giacevano distese e il sudario che era sopra il capo; esso non stava assieme alle bende, ma a parte, ripiegato in un angolo."

Il verbo che Giovanni usa per dire "vide le bende" è teorèi (qewrei) che in greco indica un guardare con attenzione, osservare. Il verbo quindi riferisce un guardare con calma, del rendersi conto di ogni particolare, del riconoscere i singoli oggetti e la loro collocazione.

L'espressione "vide le bende che giacevano distese" letteralmente è "vide i lini che giacevano afflosciati". Per dire "giacevano" è usato il verbo keimena (keimena) che sta ad indicare che i lini non erano in disordine, ma che giacevano a terra come afflosciati, sgonfi, poichè non vi era più il corpo che li sosteneva. I lini non erano in disordine, come avrebbero dovuto essere se qualcuno avesse voluto trafugare il corpo senza i lini che lo avvolgevano.

Il sudario, dal greco soudarion (soudarion), potrebbe indicare il telo che serviva per coprire il volto del morto, appena prima di deporlo nella tomba. Nella sepoltura affrettata il volto di Gesù potrebbe essere stato direttamente coperto dal lenzuolo ripiegato e quindi il sudario rimasto inutilizzato e semplicemente deposto sul capo di Gesù. Ricapitolando, la scena che si presenta a Pietro sarebbe la seguente: il corpo di Gesù è scomparso, i lini giacciono afflosciati ma esattamente nel posto in cui erano quando il corpo di Gesù fu deposto, ed il sudario posto a lato dei lini.

Al versetto 9 però segue una frase che lascia il lettore un po' perplesso:

GV 20,9 " Allora entrò anche l'altro discepolo che era arrivato per primo al sepolcro, vide e credette."

Se la situazione è quella appena descritta, non è ben chiaro perchè accennare al sudario che si trovava a parte e perchè i soli lini afflosciati avrebbero dovuto far comprendere ciò che era accaduto e far credere i discepoli. Poteva effettivamente, al di là dei lini semplicemente afflosciati, almeno nascere il dubbio che il corpo di Gesù fosse stato trafugato: invece si dice che "vide e credette" . Ricordiamo che i discepoli erano ancora impauriti per quanto era accaduto, incerti, che erano fuggiti via, e che soprattutto anche in passato avevano avuto bisogno di segni forti da parte di Gesù per credere. Ora invece qui si dice sinteticamente: "vide e credette". Se fossimo noi ad entrare nel sepolcro e la scena quella su descritta come possiamo dire di "vedere e credere" ?

Allora bisogna evincere che la scena che si deve essere presentata loro doveva essere di una evidenza tale che immediatamente i discepoli si resero conto di ciò che era accaduto.

Proviamo allora a dare un'altra interpretazione: letteralmente il testo dice: "ed il sudario che era sulla sua testa non giaceva in mezzo agli altri lini ma in disparte avvolto, nello stesso luogo". La frase è poco chiara così com'è. Se però intendiamo il sudario come quella parte del telo che avvolgeva il capo di Gesù potrebbe intendersi: "ed il sudario [quella parte] che era sulla sua testa" nel senso che "avvolgeva il capo dalla nuca al viso" (riferiamoci al Telo della Sindone per comprendere come possa esser stato disposto il corpo di Gesù: il corpo adagiato su un lenzuolo, e poi questo ripiegato sulla testa a coprire il viso, il tronco fino di nuovo ai piedi. Infine altre bende intrise di aromi come aloe e mirra, a stringere e fasciare tutto il corpo). Ebbene dire che il sudario "non giaceva in mezzo alle altre bende" può significare che "non era disteso, non era afflosciato COME le altre bende" ma che "in disparte" cioè "al contrario", era "AVVOLTO".

Il verbo per dire "avvolto", entetyligmènon, grammaticalmente è un participio perfetto medio-passivo in caso accusativo, concordante con il sostantivo neutro soudárion, "sudario", con valore, anche questo, predicativo perchè dipendente dal verbo theorèi, "osserva". Il tempo perfetto, inoltre, non solo indica il valore temporale dell'azione accaduta nel passato, ma anche la qualità della stessa in quanto gli effetti perdurano al presente. Se il telo fosse stato girato attorno al capo si troverebbe peridèo, "lego attorno", oppure kateilèo, "fasciare a mo' di turbante". Invece ci troviamo di fronte ad una particolare forma di avvolgimento. Infine "nello stesso luogo" starebbe ad indicare che era "nello stesso posto", era "come prima", era "come quando vi era il viso di Gesù".

Allora il senso sarebbe il seguente: "Il sudario, che era stato avvolto (girato) sul suo capo, manteneva lo stesso avvolgimento di prima". La scena allora potrebbe essere questa: quando i discepoli entrano nel sepolcro vedono il lenzuolo che avvolgeva il corpo di Gesù esattamente nello stesso posto di dove era stato posto con il cadavere, con la parte corrispondente al volto (il sudario) ancora rigonfia e riproducenti il volume del viso, mentre la parte restante si era afflosciata sul banco sepolcrale, ma ancora conservante una qualche forma attestante il volume sottostante. Ebbene una tale scena farebbe immediatamente capire che non può esserci stata trafugazione, altrimenti il lino sarebbe stato in disordine o a terra, ma sicuramente non in quella forma. I discepoli allora si rendono conto che Gesù era risorto.

Sempre al versetto 9 segue una frase in apparente contraddizione con quella precedente:

GV 20,9 " Non avevano infatti ancora capito la Scrittura: che egli doveva risuscitare dai morti."

Si potrebbe obiettare: perchè si sostiene che non aveva capito la Scrittura se aveva creduto ? A tal proposito va detto che i discepoli, e quindi qui Pietro, credono ancora che la resurrezione dei corpi, corpi veri in carne ed ossa, avverrà nell’ultimo giorno, alla fine del mondo ("escatologia futura"). Se nel frattempo qualcuno "risorge", prende un corpo aereo, come fumo o nebbia, che passa attraverso i lini (come questi che poi si sono afflosciati) e per le fessure delle porte (come farà Gesù quel giorno stesso). Quindi Pietro crede al fatto che Gesù è risorto e non che il suo corpo sia stato trafugato. Ma crede ancora secondo le idee comuni a quei tempi. Nessuno infatti si aspettava, prima della fine del mondo, una risurrezione con corpo palpabile, con muscoli ed ossa: quest’idea è nuova ed è propria solo di Gesù, che dovrà impiegare non poca fatica a farla accettare dagli apostoli. Ecco perchè si dice che avevano creduto alla risurrezione, ma non avevano creduto a Gesù ed alle Scritture che avevano predetto tal evento.

Le Scritture invece, come spiegherà lo stesso Gesù risorto, parlano di un corpo consistente, anche se dotato di alcune qualità, in quanto "corpo risorto alla Gloria", che un corpo materiale non possiede.

I fatti allora hanno causato la fede, ma una fede incompleta; le parole che Gesù dirà in seguito ai discepoli porteranno alla maturazione della fede. Gesù durante la sua missione aveva parlato di "resurrezione definitiva", quindi le sue parole già contenevano la predizione dell’escatologia presente.

Si conclude al versetto 10 con:

GV 20,10 " I discepoli poi ritornarono a casa."

Vi è poi un crescendo verso la rivelazione totale di Gesù risorto. Maria Maddalena rimasta in lacrime fuori del sepolcro, dapprima vede due personaggi misteriosi, poi vede un terzo personaggio che non riconosce anche se le parla, ma che non appena la chiama per nome riconosce come Gesù:

GV 20,11-13 " Maria invece era rimasta presso il sepolcro, fuori, a piangere. Mentre piangeva, si chinò a guardare verso il sepolcro e vide due angeli in vesti bianche, seduti uno in corrispondenza del capo e l'altro dei piedi di dove era stato posto il corpo di Gesù. Essi le dissero: "Donna, perchè piangi?". Rispose loro: "Hanno portato via il mio Signore e non so dove l'abbiano posto".

Il verbo che Giovanni usa per dire "vide due angeli" è teorèi (qewrei) lo stesso utilizzato precedentemente per indicare l’accurata ispezione di Pietro ai lini che giacevano nel sepolcro. Quindi Maria va e viene davanti al sepolcro, piangendo e guardando con attenzione all’interno della camera sepolcrale. Ed è così che ad un certo momento vede due personaggi.

La frase "vide due angeli in vesti bianche" è letteralmente detto teorèi duo aggelos en lenkois (qewrei duo aggelous en lenkoi) "due angeli nel lucente", è sottinteso "vestito".

Maria piangendo e guardando il sepolcro vede i due angeli, ma non scorge il corpo di Gesù. Così si volta per continuare altrove la sua ricerca, ed è così che vede il terzo personaggio:

GV 20,14-15 Detto ciò, si voltò indietro, e vide Gesù che stava lì, ma non sapeva che era Gesù. Le chiede Gesù: "Donna, perchè piangi? Chi cerchi?". Ma quella, pensando che fosse il giardiniere, rispose: "Signore, se lo hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io lo andrò a prendere".

Maria non riconosce Gesù sebbene egli le parli; capisce che è Gesù solo quando lui la chiama:

GV 20,16-17 " Le dice Gesù: "Maria!". Quella, voltatasi, gli dice in ebraico: "Rabbun" (che significa maestro). Gesù le disse: "Non mi trattenere, perchè non sono ancora salito al Padre. Va' piuttosto dai miei fratelli e di' loro: salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro".

Probabilmente Gesù pronuncia il nome "Maria!" con l’intonazione e la voce di quando la chiamava prima di morire. L’identità è così inequivocabile che Maria Maddalena non ha il minimo dubbio di avere di fronte Gesù. Difatti esclama "Rabbun", "maestro ". Si volta con la certezza di non essersi ingannata: quello era il modo in cui la chiamava Gesù.

Il suono della voce che ha pronunciato il suo nome è stato il primo mezzo di riconoscimento. L’udito è il primo tra i sensi umani a certificare l’identità del risorto. In questo c’è da dire che siamo in linea con la tradizione biblica: "Ascolta Israele: la fede viene dall’udito".

GV 20,18 " Maria Maddalena andò ad annunciare ai discepoli: "Ho visto il Signore", e quanto le aveva detto"

Ancora una volta Maria è la prima testimone di una novità relativa alla resurrezione di Gesù, e corre dai discepoli a comunicarla.

GV 20,19-20 La sera di quello stesso giorno, il primo della settimana, mentre le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per paura dei Giudei erano chiuse, venne Gesù, stette in mezzo a loro e disse: "Pace a voi!". E, detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. Si rallegrarono i discepoli, vedendo il Signore. "
GV 20,21-?? " Poi disse di nuovo: "Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, così io mando voi". Detto ciò, Soffiò su di loro e disse loro: "Ricevete lo Spirito Santo: a chi rimettete i peccati, sono loro rimessi; a chi li ritenete, sono ritenuti". Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dissero gli altri discepoli: "Abbiamo visto il Signore!". Ma egli rispose loro: "Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi, e non metto la mia mano nel suo fianco, non crederò ". Otto giorni dopo i suoi discepoli erano di nuovo in casa e Tommaso stava con loro. Viene Gesù a porte chiuse, stette in mezzo a loro e disse: "Pace a voi!". Poi disse a Tommaso: "Metti il tuo dito qui e guarda le mie mani, porgi la tua mano e mettila nel mio fianco, e non essere più incredulo, ma credente". Rispose Tommaso egli disse: "Signore mio e Dio mio!". Gli disse Gesù: "Perchè mi hai visto hai creduto? Beati coloro che hanno creduto senza vedere!". Gesù in presenza dei discepoli fece ancora molti altri segni, che non sono scritti in questo libro. Questi sono stati scritti affinchè crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e, credendo, abbiate la vita nel suo nome. "